Racconto di Laura Gerardi – Parte seconda – IL MASTOCITA ARRABBIATO

IL MASTOCITA ARRABBIATO (parte seconda)

Cara Mastofamily, sono giorni che rifletto su ciò che accomuna molti di Noi e che forse è la parte più insopportabile della nostra malattia o, per usare un termine politicamente corretto, della “Nostra Diversità”: la STANCHEZZA.

Purtroppo molti di Noi hanno una stanchezza cronica; penso che, nonostante tutto, riusciamo a superare le macchie, i dolori, le osteoporosi, le febbri e tutti gli annessi e connessi con una forza di volontà mentale che, come tutti coloro che hanno il corpo che va in retro marcia, abbiamo fortificato e affinato negli anni. Tutto quello che riusciamo a fare alzandosi faticosamente dal letto è per merito della nostra testa: ne siamo tutti consapevoli e penso che ognuno di noi ringrazi il fatto di avere, con cadute e rialzate, la mente forte.

Personalmente il mio più grande timore è il giorno in cui questa benzina sbagliata che gira nel mio sangue arrivi alla centralina, mandando in blackout i circuiti. Giornate portate avanti con determinazione, forza di volontà e tenacia si ripercuotono nei giorni successi sul mio corpo. Vorrei fare ma …. come hanno detto molti di Voi: per Noi le giornate dovrebbero essere più corte… vedo la gente che vive e io mi sento uno zombie… perdo pezzi di felicità della mia famiglia, dei miei figli perché non riesco a stare al loro passo…

Ho provato di tutto e come tanti di Voi, ho avuto molteplici diagnosi, fra cui la classica depressione, prima di sapere di essere malata di mastocitosi sistemica.

Questa stanchezza a cui adesso associamo il nome di una malattia (fortunatamente non ci danno più dei depressi o dei pigri) rimane sempre e comunque.