Racconto di Laura Gerardi – Parte terza – IL MASTOCITA ARRABBIATO

IL MASTOCITA ARRABBIATO (parte terza)
Forse questa parte non vale per tutti ma per chi ha già provato cocktail vitamici che “sfiorano l’illegalità”, sostanze vegetali conosciute da antichi popoli in via di estinzione, mantra mentali per non attivare stress, sperato di vincere un biglietto della lotteria che ci permetta di non lavorare, provato a delegare la “professione Mamma” nell’attesa di non doverci confrontare con qualunque pargolo al di sotto dei 20 anni, cercato di creare con il proprio partner un clima idilliaco e bucolico… etc
… Questa stanchezza che non ci abbandona mai e per cui è come se ci muovessimo con il corpo (se ci va bene), con la mente quando i valori di istamina sono troppi alti nel sangue, con qualcosa di appiccicoso addosso con qualcosa di “melmotoso” (in un mondo che sfoggia parole nuove ogni giorno, mi prendo la licenza poetica di esserci anche io) che ci rallenta tutto, che ci attutisce il mondo e l’emozioni che ci circondano.
Cosa ho fatto io o cosa dovrei fare per alleviare questa stanchezza? Questa stanchezza che penso sia una delle parti più debilitanti della nostra malattia o almeno lo è per me che ho anche tutti gli altri effetti?
Ripeto: dopo innumerevoli tentativi di tutto e di più ho trovato queste piccole risposte da condividere con Voi.
Ripeto: non sto dando risposte mediche o formule chimiche che non sono di mia pertinenza. Ho trovato un grossissimo aiuto nella medicina integrata; cioè quell’insieme di cure o di abitudini che non sostituiscono la medicina tradizionale ma aiutano il corpo a sopportare e supportare malattie e cure decisamente importanti.
Ho avuto la fortuna di conoscere una veterinaria della Sardegna affetta da Sclerosi Multipla che prima di me e come molti di Voi, non si è arresa ad una malattia che ha anch’essa fra i vari sintomi, una stanchezza debilitante e disabilitante: ho scoperto che a Genova, a Pontedecimo, presso l’Ospedale Gallino, un vecchio Ematologo ormai in pensione, appoggiato anche da un Associazione di Genova, aveva fondato un Centro di Medicina Integrata (credo ce ne siano anche in Toscana). Molto scettica ho provato un macchinario che attua la terapia Sequex (lascio a voi la curiosità di documentarvi), ho provato lo shiatsu, ho trovato un buon centro di yoga (privatamente) e di pilates (privatamente), ho tolto i latticini (il glutine lo avevo già tolto prima della diagnosi), dovrei togliere le sigarette (perché sì, cara Patty ho ripreso a fumare perché lo stress da “non fumo” mi faceva arrabbiare ancora di più i mastociti). Ho provato l’Auto Emo-Infusione (privatamente) con l’ozono (anche qui lascio a Voi la scelta di documentarvi), che tanti oncologi considerano una terapia molto efficace: e così è stato.
Purtroppo come dice una mia carissima Amica, essere malati gravi e curarsi: è costosissimo. Tutto ciò ha funzionato, ma tutto ciò ha dei costi, dei viaggi da effettuare e tempo da dedicarvi ritagliandolo dalla quotidianità che per i sani è la normalità: per giungere a Pontedecimo dalla mia abitazione, dovendo fare l’autostrada, per un ora di trattamento, gratuito, due volte la settimana, dovevo utilizzare due intere mattinate.
E soprattutto ho lasciato nella mia vita e ho incontrato negli anni successivi Amici/he che mi supportano e mi sopportano …